venerdì 20 gennaio 2012

Base “Giacomo Bove”: 36° Anniversario della presenza italiana in Antartide.

20/01/1976 – 20/01/2012. TRIESTE. Trentasei anni fa, il grande Renato Cèpparo ed i suoi quattordici valorosi uomini issarono, per la prima volta, la bandiera italiana in Penisola antartica nella “Valle Italia” presso il Campo “Giacomo Bove”, prima base italiana in Antartide, costruita con inenarrabili fatiche e difficoltà. Durante la missione, vennero conquistate molte vette i cui nomi ufficiali sono “Cima Italia”, “ cima Leonardo da Vinci”, “Cima Radioamatori”, ecc. Per questo, il Presidente della Repubblica italiana pro-tempore insignì Renato Cèpparo della Medaglia d’oro al valor civile.

La base era ubicata in una zona estremamente interessante dal punto di vista faunistico, biologico e geologico, di fronte ad un enorme giacimento di metano e vicino ad una foresta fossile.


Sfortunatamente, nel 1978 Flavio Barbiero, ritornato in Antartide, constatò ed apprese, con i suoi quattro uomini, che la nostra base era stata rimossa dagli Argentini, in violazione al Trattato antartico. La campagna polare (denominata “Antartico II) era stata effettuata per eseguire i consueti lavori di manutenzione ordinaria e rifornimento. Oggi, della base, rimane solo un muretto a secco di trenta centimetri che ne delinea il perimetro.















Nel 2006 l’Associazione Culturale Giacomo Bove e Maranzana (AT) chiese all’allora Ministro dell’Istruzione di valorizzare il sito ma nulla è stato fatto.



















A distanza di trentasei anni, l’Associazione Culturale Adriantartica di Trieste progetta il recupero e la riqualificazione dell’area, chiedendo l’istituzione e l’inserimento del sito nella lista ufficiale dei siti storici di interesse internazionale.

Al fine di far rivivere idealmente la base, è stata progettata una spedizione da Trieste alla Penisola antartica, inizialmente con sei/dodici alunni ed ora solo con tre adulti, costo: ca. 3-4000€/persona. Se si risolveranno i problemi diplomatici, burocraciti e finanziari, la spedizione “Adriantartica” partirà quanto prima per realizzare un cippo commemorativo, eseguire misure geofisiche, campionamenti, collegamenti radioamatoriali ed esplorazioni sportive.

Agli sponsor si garantisce la certezza del risultato, l’esclusiva ed un importante ritorno d’immagine. Per informazioni: www.adriantartica.org – info@adriantartica.org cell. 339 35 24 669. Si ringrazia sentitamente la Società Alpina delle Giulie (Sez. del C.A.I. di Trieste) per aver consentito di avviare il progetto.

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Julius Fabbri

(Presidente)

**Tutte le immagini sono tratte dal libro “Antartide” di Renato Cèpparo, cortesia del Museo Nazionale dell’Antartide, sezione di Trieste, autorizzate dalla famiglia Cèpparo **

martedì 17 gennaio 2012

17/01/1912 – 17/01/2012: Centenario di Scott al Polo Sud

Cent'anni fa Sir Robert Falcon Scott raggiunse il Polo Sud trovandovi la tenda di Amundsen che lo precededette di circa un mese. Durante il viaggio di ritorno, tutti i cinque membri della spedizione Scott perirono tragicamente, a poca distanza dalla salvezza. 
Nonostante le immani difficoltà, essi trascinarono pesanti campioni di rocce raccolti a fini scientifici. Questo post vuole essere un omaggio al grande espolratore ed a tutti i "secondi" della storia.


Da sinistra verso destra: Lt. Henry (Birdie) Bowers, Capt Robert Falcon Scott, Dr Edward Adrian Wilson. Seated, Da sinistra verso destra:  – Petty Officer (PO) Edgar Evans, Capt Lawrence (Titus) Oates.

** Immagine dell'Univerità di Cambridge **